Oggi è la Festa della mamma, perché no? Lo era l'otto, il dieci e ogni volta che mia madre si preoccupa per me.
Oggi è la festa della mamma, che con il passare degli anni mostra ogni sua fragilità ed è la festa della mamma, oggi più che mai, ogni volta che mi preoccupo per lei.
Io che non sono madre ma se c'è una cosa che so fare bene è la figlia. Figlia con tutto il pacchetto di sano egoismo che solo i figli che si preoccupano quando sono adulti e i genitori anziani, sanno dare. Una festa della mamma con la telefonata e la lontananza, quella densa, quella che ti si ferma in gola e ti fa stringere il vuoto dell'aria nei pugni. Una festa della mamma, con tutti i "come va oggi?" e le risposte finte del caso, perché essendo la festa della mamma i figli non si devono preoccupare.
Festa della mamma con papà che è fragile per la sua età ma che lo era anche vent'anni fa, perché la mamma è sempre stata la Bersagliera in casa. La più giovane e la più forte. Un metro e cinquantacinque di testardaggine e saggezza, anche quando era troppo piccola per sposarsi, anche quando tutti le dicevano "guarda che poi non è che puoi stufarti perché tu sei tanto più giovane e lui invecchierà sempre di più", festa della mamma perché lei è andata in culo a tutti invecchiando precocemente, per allentare la differenza di età.
Festa della mamma perché mamma sembra una coetanea di papà o, forse, sembra lei la più grande. Si ammala mamma e noi non siamo abituati a sentirla lamentare, ma è fragile, ha paura di stare male perché lei è l'unica che conosce papà e sa come si cura e quali sono i suoi sintomi quando lui sta male, allora non lo dice di avere paura di non rimettersi in piedi, e la paura si è nascosta dietro quel leggero tremito del suo "oggi meglio".
La festa della mamma è oggi perché mamma sta male da qualche mese e papà non riesce a curarla perché si è messo a letto anche lui, festa della mamma che non vuole le figlie vicino perché qui è tutto sotto controllo e se vi faccio correre adesso, quando saremo vecchiettini sarete già stanche, e ci vuole illudere ancora sul fatto che i genitori siano eterni, ma non è mai la festa della figlia che ha voglia di esserci senza dover litigare, per rendersi conto, per non sentire più quella morsa di paura alla bocca dello stomaco. Perché ne abbiamo più bisogno di loro, perché i figli sono egoisti a volte.
Oggi è la festa della mamma, un giorno qualsiasi della mia di mamma, ma il dieci le ho trovato l'ortensia blu, come quelle di nonna, come quelle di quando ero piccola che non tengono il colore perché il terreno è diverso, e rivedo le sue dita sempre più impacciate e le mani irrigidite a fare pendant con il resto dei muscoli, stanchi e affaticati.
È la festa della mamma, oggi, sì. Della mia, che non ha la pazienza di curarsi perché una pastiglia dovrebbe aver fatto il miracolo, dopo anni di visite e cure posticipate perché per mia mamma è un lusso ammalarsi, quando sono troppe le cose da fare.
Oggi è la festa della mamma, perché se al mattino si è lasciata andare un pochino, nel pomeriggio è di nuovo lei. Risoluta e combattiva.
È la festa della mamma, oggi che riprendo l'inchiostro e la penna, oggi che mi ascolto ma non troppo, altrimenti uso la mente come additivo artificiale e quando scrivo non mi piace tenere la pancia in dentro e le spalle dritte; io mi accascio, quando scrivo, mi gratto la testa e vomito senza dover pensare al pavimento o ai piedi di chi voleva solo curiosare cosa ho mangiato. Solo così so scrivere, oppure sto zitta. Ed è la Festa della mamma, anche oggi, sì; perché ancora una volta ho paura e provo rabbia, perché la gente mi sta stretta e non ho voglia di motivare qualcosa che ho appena vomitato quando lo stomaco faceva male, perché trattenere fiato, pancia e pensieri lede alla carne e deforma i lineamenti. É la festa della mamma, anche oggi, come ieri, e chiedo al dottore tante cose e lui sa che ho paura ma risponde attento a non farsi coinvolgere troppo, con le precauzioni del caso, mentre spero che mio padre smetta di tossire e la lasci dormire in pace di notte, mentre mi domando come abbia potuto mettersi a letto anche lui, proprio ora che è la festa della mamma.
È la festa della mamma e vorrei che mi facesse un regalo, la mia mamma, quello di curarsi anche quando starà meglio, perché impiegherà molto tempo, ma starà meglio e deve continuare proprio perché è la festa della mamma, proprio perché non deve avere fretta di fare la Bersagliera viziando papà come se fosse un infante.
Oggi è la festa della mamma, della mia, e vorrei averla qui accanto. Ora, come quando avevo paura dei tuoni. E vorrei tenerla piano, per non farle male alle ossa, vorrei lenire quei dolori senza farla sentire in colpa.
Oggi è la festa della mamma e mi gira in testa la sua risata, che così lontana mi fa pensare sia stata un sogno.
Oggi è la festa della mamma perché l'ho deciso io. Perché tutti i giorni dell'anno sono pochi rispetto i giorni di una vita donata e mai restituita.