Quante le ore che dovrei dormire?
Non guardo più il soffitto, non voglio sdraiarmi, non posso.
Guardo oltre e resto ferma, come quando sono di fronte al mare, come se.
Quanti vuoti per arrivare al muro?
Quanti sorrisi crepati prima di essere me?
Anche la luna è venata, per questo è fredda; e vorrei toccarla con un dito per scoprire se fa ancora male, ma è nascosta dalle nuvole, mi guarda e penso che forse vorrebbe toccare me per sapere di cosa sono fatta, se fa male e se m'illumino, ma non ha il coraggio di uscire.
Resto immobile, luna nascosta.
Accarezzo le mie paure, luna ferita.
Mentre brucio l'ultima prima di andare a dormire e non vorrei abbandonare questo cielo nascosto, non vorrei nascondermi a esso; e penso a questo mentre mi faccio più piccola, ma non abbastanza da inventare un nome alle stelle.
E penso a cosa, ma non rispondo.
Lscio che scorrano i titoli di coda di questa giornata, anche se siamo già a domani e ieri è finito. Ecco un buon motivo per andare a dormire, chiudere ufficialmente ieri, e la luna lo sa, per questo resta sveglia.
Ripasso tutto prima di dormire, conosco le battute a memoria, dal Buongiorno distratto a quello sorridente, nascondendo la luna dietro le lenti scure, schiacciandola dentro, c'è posto, sono una persona lunatica e lunare, ma dipingo il sole sulla faccia per nascondere la luna nel cuore.
La gente non lo sa, la gente non sa mai niente e se glielo chiedi sa tutto, ma io non sono tutto e non voglio esserlo, mi basta poter mostrare la luna, senza pretenderla e senza chiederla.
Ripasso ancora, ma la so, sarò promossa anche oggi e poi andremo a festeggiare, la luna e io, ovunque i segreti ci porteranno, in silenzio, abbracciate, e potrò togliere il sole dal viso, e potrò dire che ogni tanto fa male, però non dovrebbe servire, perché la luna lo sa, ma non dice niente.
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