giovedì 26 settembre 2013

Chiedilo alla luna

Quanti silenzi mancano per concludere questa notte?
Quante le ore che dovrei dormire?
Non guardo più il soffitto, non voglio sdraiarmi, non posso.
Guardo oltre e resto ferma, come quando sono di fronte al mare, come se.
Quanti vuoti per arrivare al muro?
Quanti sorrisi crepati prima di essere me?
Anche la luna è venata, per questo è fredda; e vorrei toccarla con un dito per scoprire se fa ancora male, ma è nascosta dalle nuvole, mi guarda e penso che forse vorrebbe toccare me per sapere di cosa sono fatta, se fa male e se m'illumino, ma non ha il coraggio di uscire.
Resto immobile, luna nascosta.
Accarezzo le mie paure, luna ferita.
Mentre brucio l'ultima prima di andare a dormire e non vorrei abbandonare questo cielo nascosto, non vorrei nascondermi a esso; e penso a questo mentre mi faccio più piccola, ma non abbastanza da inventare un nome alle stelle.
E penso a cosa, ma non rispondo.
Lscio che scorrano i titoli di coda di questa giornata, anche se siamo già a domani e ieri è finito. Ecco un buon motivo per andare a dormire, chiudere ufficialmente ieri, e la luna lo sa, per questo resta sveglia.
Ripasso tutto prima di dormire, conosco le battute a memoria, dal Buongiorno distratto a quello sorridente, nascondendo la luna dietro le lenti scure, schiacciandola dentro, c'è posto, sono una persona lunatica e lunare, ma dipingo il sole sulla faccia per nascondere la luna nel cuore.
La gente non lo sa, la gente non sa mai niente e se glielo chiedi sa tutto, ma io non sono tutto e non voglio esserlo, mi basta poter mostrare la luna, senza pretenderla e senza chiederla.
Ripasso ancora, ma la so, sarò promossa anche oggi e poi andremo a festeggiare, la luna e io, ovunque i segreti ci porteranno, in silenzio, abbracciate, e potrò togliere il sole dal viso, e potrò dire che ogni tanto fa male, però non dovrebbe servire, perché la luna lo sa, ma non dice niente.

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