Stasera mangerei una vagonata di nutella, e ieri dicevo che evito la cioccolata in estate, perché non mi soddisfa; perché con il caldo fa male, ma è venuto il temporale e l'aria è fresca, quindi la nutella ci starebbe benissimo, come il nero sul bianco, come cacio sui maccheroni, come (stop).
Berrei un caffè, ma poi non dormo, e sono già le 2.10 Mi accontento di una Red Bull, così metto le ali e volo in quel posto a sorpresa.
Non ho fame e sgranocchio Pringles, ho voglia di silenzio e alzo il volume della musica, domani è lunedì e per me sarà domenica.
La notte mi assomiglia, sono una persona lunare, e anche un po' lunatica, così dicono gli altri e gli altri hanno sempre ragione, così mi hanno detto, ovviamente sempre loro, gli altri, allora alzo le spalle e lo dico anche io, intanto continuo a fare come mi pare, tenendomi il fagotto di torto e girando il mio mondo, quello piccolo, quello che mi hanno lasciato gli altri.
Ho paura del temporale e tengo la finestra aperta perché mi piace l'odore della pioggia; è una notte da corrompere, da sorprendere, come si dovrebbe fare con chi ti sta a cuore, e ora che l'ho scritto sono fregata, perché lo leggo e mi gira in testa, fulmine a ciel sereno, nonostante le nuvole. Non si chiedono le sorprese, si desiderano e si ricevono, o si fanno, ma non si chiedono, perché se poi non arrivano e lo hai detto a voce alta, non puoi continuare a giustificare chi non ti merita o non ha la capacità di sorprenderti come all'inizio. Magari non ha voglia, e quello che ha attirato la tua attenzione era tutto lì, consumato in un attimo, perché non si deve risparmiare in certi casi, le persone devono essere inesauribili, se finiscono presto vuol dire che avevano poco, oppure hanno le scorte sotto chiave. La passione non è avara, brucia e non sente il caldo dell'estate, scalda in inverno e la indossi in qualsiasi stagione. Conosco la mia passione, riconosco quella degli altri, perché è come una piuma invisibile che ti percorre e solletica tutto il corpo, lui parla e ti abbracci per nasconderti, per abbassare la pelle, poi fanculo, la lasci così, rialzata, e chissenefrega, la bruci. Riconosco l'assenza di passione, è una notte senza giorno, un giorno senza notte, un mozzicone di candela che galleggia nell'acqua e tu non hai niente per asciugarlo, un fiammifero che non vuoi buttare via così.
Un aereo tra le nuvole, vorrei essere lì. Starà andando in quel luogo a sorpresa, quello che doveva essere la mia sorpresa, invece sono qui che evito di alzare gli occhi verso lo schermo della tv perché c'è un film horror, e ormai sono le 2.30 passate, mi è bastato vedere una mano mozzata, ho il telecomando sul tavolo. Non ho voglia di alzarmi a prenderlo. Scruto il monitor e fanculo all'aereo che è passato (maledetto anche il correttore che mi cambia fanculo con fanciullo). Ora ho perso il filo del discorso, posto che ne abbia tenuto in mano un capo, forse no, forse non c'era alcun filo, del resto, c'è il temporale, tira vento e ho dovuto bloccare anche la finestra.
Vado a dormire, ma non ho sonno.
Sono incoerente, come potrei non esserlo, la notte non è coerente, per questo la amo così tanto.
Berrei un caffè, ma poi non dormo, e sono già le 2.10 Mi accontento di una Red Bull, così metto le ali e volo in quel posto a sorpresa.
Non ho fame e sgranocchio Pringles, ho voglia di silenzio e alzo il volume della musica, domani è lunedì e per me sarà domenica.
La notte mi assomiglia, sono una persona lunare, e anche un po' lunatica, così dicono gli altri e gli altri hanno sempre ragione, così mi hanno detto, ovviamente sempre loro, gli altri, allora alzo le spalle e lo dico anche io, intanto continuo a fare come mi pare, tenendomi il fagotto di torto e girando il mio mondo, quello piccolo, quello che mi hanno lasciato gli altri.
Ho paura del temporale e tengo la finestra aperta perché mi piace l'odore della pioggia; è una notte da corrompere, da sorprendere, come si dovrebbe fare con chi ti sta a cuore, e ora che l'ho scritto sono fregata, perché lo leggo e mi gira in testa, fulmine a ciel sereno, nonostante le nuvole. Non si chiedono le sorprese, si desiderano e si ricevono, o si fanno, ma non si chiedono, perché se poi non arrivano e lo hai detto a voce alta, non puoi continuare a giustificare chi non ti merita o non ha la capacità di sorprenderti come all'inizio. Magari non ha voglia, e quello che ha attirato la tua attenzione era tutto lì, consumato in un attimo, perché non si deve risparmiare in certi casi, le persone devono essere inesauribili, se finiscono presto vuol dire che avevano poco, oppure hanno le scorte sotto chiave. La passione non è avara, brucia e non sente il caldo dell'estate, scalda in inverno e la indossi in qualsiasi stagione. Conosco la mia passione, riconosco quella degli altri, perché è come una piuma invisibile che ti percorre e solletica tutto il corpo, lui parla e ti abbracci per nasconderti, per abbassare la pelle, poi fanculo, la lasci così, rialzata, e chissenefrega, la bruci. Riconosco l'assenza di passione, è una notte senza giorno, un giorno senza notte, un mozzicone di candela che galleggia nell'acqua e tu non hai niente per asciugarlo, un fiammifero che non vuoi buttare via così.
Un aereo tra le nuvole, vorrei essere lì. Starà andando in quel luogo a sorpresa, quello che doveva essere la mia sorpresa, invece sono qui che evito di alzare gli occhi verso lo schermo della tv perché c'è un film horror, e ormai sono le 2.30 passate, mi è bastato vedere una mano mozzata, ho il telecomando sul tavolo. Non ho voglia di alzarmi a prenderlo. Scruto il monitor e fanculo all'aereo che è passato (maledetto anche il correttore che mi cambia fanculo con fanciullo). Ora ho perso il filo del discorso, posto che ne abbia tenuto in mano un capo, forse no, forse non c'era alcun filo, del resto, c'è il temporale, tira vento e ho dovuto bloccare anche la finestra.
Vado a dormire, ma non ho sonno.
Sono incoerente, come potrei non esserlo, la notte non è coerente, per questo la amo così tanto.
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