Se, se e se.
"Se mia nonna avesse avuto le ruote, sarebbe stata una carriola."
Le cose accadono con un gusto perverso.
Ogni Mai diventa una cucchiaiata di sabbia che mangi, la senti sotto i denti e in gola che ti strozza, e mentre ingoi pensi "Mai"
E, qualche volta, anche "Se".
Riconosco i maestrini, giudici e buonisti; vi vedo con il dito puntato a dire "io no, io mai, non esiste" già, su quel pulpito c'ero anch'io, ma sono scesa e mi sono ricreduta.
Il mai non esiste, perché la vita è la puttana che evitavi pensando "io mai", e, alla fine, te la sei trombata.
Chi dice Mai è lo stesso che dice "Meglio un rimorso che un rimpianto" ma la teoria fa a pugni con la pratica, perché non si è mai pronti a rimpiangere e neppure a recriminare. Non si è pronti a niente di quello che gli altri dicono, pensando di sapere; perché la gente non sa proprio niente, finché non sbatte la faccia di fronte a una promessa.
Indimenticabile.
E non era una bugia. E non rimpiangi, ma vorresti dimenticare, anche se poi ti perderesti qualcosa che invece tieni stretto in silenzio.
La gente resta sul pulpito per non dover scegliere, per poter additare chi è sceso, ravvedendosi, chi ha avuto il coraggio di non rimpiangere, anche se una volta diceva Mai, e oggi pensa ai Se.
Se fossi vetro sarei infrangibile. come una promessa.
Ma anche il vetro infrangibile si spacca, quando succede va in mille pezzi, minuscole schegge che si sparpagliano ovunque. Come le promesse, quando ne rompi una trovi eco di sillabe in ogni poro della pelle, ma sei sulla terra e non su quel fottuto pulpito, lì sotto puoi anche rilassarti e concentrarti su tutto quel che non rimpiangi, ricordandolo.
E, qualche volta, anche "Se".
Riconosco i maestrini, giudici e buonisti; vi vedo con il dito puntato a dire "io no, io mai, non esiste" già, su quel pulpito c'ero anch'io, ma sono scesa e mi sono ricreduta.
Il mai non esiste, perché la vita è la puttana che evitavi pensando "io mai", e, alla fine, te la sei trombata.
Chi dice Mai è lo stesso che dice "Meglio un rimorso che un rimpianto" ma la teoria fa a pugni con la pratica, perché non si è mai pronti a rimpiangere e neppure a recriminare. Non si è pronti a niente di quello che gli altri dicono, pensando di sapere; perché la gente non sa proprio niente, finché non sbatte la faccia di fronte a una promessa.
Indimenticabile.
E non era una bugia. E non rimpiangi, ma vorresti dimenticare, anche se poi ti perderesti qualcosa che invece tieni stretto in silenzio.
La gente resta sul pulpito per non dover scegliere, per poter additare chi è sceso, ravvedendosi, chi ha avuto il coraggio di non rimpiangere, anche se una volta diceva Mai, e oggi pensa ai Se.
Se fossi vetro sarei infrangibile. come una promessa.
Ma anche il vetro infrangibile si spacca, quando succede va in mille pezzi, minuscole schegge che si sparpagliano ovunque. Come le promesse, quando ne rompi una trovi eco di sillabe in ogni poro della pelle, ma sei sulla terra e non su quel fottuto pulpito, lì sotto puoi anche rilassarti e concentrarti su tutto quel che non rimpiangi, ricordandolo.
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