Ecco la notte.
Ti stavo aspettando, tra uno sbadiglio e l'altro, con gli occhi stanchi e le spalle curve.
Il letto che chiama forte, e io che alzo il volume della musica per non sentirlo.
Ecco la notte.
Ci hai messo tanto ad arrivare, credevo fosse una sera interminabile. Perenne. Poi ho riconosciuto il solito motivo, quello che fischietti quando ti avvicini.
Ecco la notte.
Hai ricordato di portare con te tutto il buio o ne hai lasciato un po' indietro?
Ecco la notte.
Quante cose avevo da dirti, le ho dimenticate tutte, ché di attesa si può dimenticare e di ricordi non dormire.
Ecco la notte.
Sento il tuo profumo e vorrei solo che avessi due braccia forti.
Ecco la notte.
Parla piano o mi svegli, si può non dormire di notte, ma non è la stessa cosa se resto sveglia solo io.
Svegliare le attese e aspettare le prime luci del giorno.
Ecco la notte.
Se non dormo penso, e tu sei in ritardo, non basta il buio per essere notte.
Non basta la notte per essere buio.
(Chiudo gli occhi e c'è luce.)
mercoledì 3 luglio 2013
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